BELLUNO - Poco sul fronte della riscossione dei crediti di tasse e multe, il rendiconto presentato in ritardo, non adeguato monitoraggio degli interessi pagati in relazione all'indebitamento, nessuna politica di valorizzazione del proprio patrimonio.
LA QUESTIONE
Il Comune è finito nel mirino della Corte dei conti quando era «stata rilevata la tardiva approvazione del rendiconto 2021, avvenuta il 28 luglio 2022, in violazione del termine perentorio del 30 aprile». Era il periodo a cavallo tra le due amministrazioni: la giunta Massaro, che termina il suo governo a giugno 2022 e passa il testimone a quella di Oscar De Pellergin, che dopo un mese circa approva il rendiconto. Da lì partono le verifiche e la richiesta di risposte puntuali a Palazzo Rosso: emerge un quadro non ottimale, sopratutto sul fronte della riscossione dei crediti.
TASSE
«Si è rilevato che il tasso complessivo di riscossione, in conto competenza, delle entrate derivanti dall'attività di contrasto all'evasione tributaria è pari al 28,9% con la conseguente formazione di residui della competenza per 1.161.757,98 euro». Ha pertanto invitato l'ente a relazionare in merito a tali risultati. Il Comune si è difeso affermando che «è stata svolta una massiva attività di accertamento per il recupero pluriennale dell'evasione/elusione relativi alle previgenti imposte Imu e Tasi che ha interessato le annualità 2016/2017, previa la costante bonifica ed aggiornamento degli archivi di gestione». Ma i magistrati concludono: «La risposta sulla riscossione in conto/competenza non aggiunge ulteriori elementi rispetto ai dati analizzati in sede di istruttoria: il tasso di riscossione si è attestato al 28,9%».
MULTE
«Si rileva un tasso complessivo di riscossione, in conto competenza, per tale tipologia di entrate pari al 50,6%», dicono i magistrati. Praticamente la metà delle multe non viene riscossa. Il Comune risponde che «con riferimento al procedimento di riscossione, il pieno rispetto della normativa vigente in materia». I giudici concludono: «Dalla risposta si evince dunque che il tasso di riscossione in conto competenza si è attestato al 50,6%». E sulla gestione dei soli proventi per violazione del Codice della strada «emerge un tasso di riscossione in c/residui del 18,2%; pertanto i residui derivanti da proventi per violazione del codice della strada sono passati da 1.593.312,65 euro all'1/01/2021 ad euro 2.194.228,22 al 31/12/2021, il che conferma i risultati insufficienti ed un rischio di riscossione estremamente alto». Poi il patrimonio, l'indebitamento e infine le conclusioni che evidenziano le tante irregolarità. La sentenza sarà ora trasmessa al Presidente del consiglio comunale e all'Organo di revisione economico-finanziaria del Comune di Belluno.