Caro Direttore,
si avvicina il 25 aprile e con esso solite polemiche, scambi di accuse su chi interpreta meglio questo giorno che dovrebbe essere fondamentale per tutti gli Italiani e gli europei. Va detto, però, che anche per i nostri più giovani, nonostante lo sforzo dei loro nonni che quei giorni della Liberazione gli hanno vissuti, sofferti e conquistati, comprendono sempre meno il significato di una celebrazione che diviene sempre più divisiva. I social poi fanno il resto. Forse è giunto il momento di pensar ad una nuova grande Festa di Unità Nazionale, più aperta all'impegno di tutti i cittadini a costruire un futuro più che a ricordare, ahimè spesso solo polemicamente un passato. Una grande festa, che non sia conseguenza di uno scontro armato e di sofferenze di guerra come spesso accade negli anniversari storici, ma che coinvolga pacificamente e per costruire il futuro del Paese tutte le generazioni, dove si parli di Liberazione, di Costituzione, ma anche di come tornare a fare.... Storia, con nuovi eventi e nuovi traguardi per il nostro Paese.
Marco Fontanello
Lendinara (Ro)
Caro lettore,
ho perso il conto delle risposte che in questa rubrica ho dedicato al 25 aprile, al suo significato storico e politico e ai contrasti che, pur dopo quasi 80 anni, questa data ancora genera.