Vannacci sarà anche un candidato "indipendente", ma dal suo risultato dipende (anche) quello della Lega

Mercoledì 1 Maggio 2024

Caro Direttore,
devo ammettere che in questi giorni sono molto confusa "politicamente" e con me molti cittadini elettori. Negli ultimi giorni molti esponenti della Lega hanno dichiarato che il Generale Vannacci pur essendo candidato nelle liste della Lega è "indipendente. Ora io sapevo che ci sono state e ci saranno nelle elezioni liste indipendenti con loro ideologie e progetti per il nostro Paese. Ma essere candidato in una precisa lista di partito significa che una volta eletto devi condividere e portare la proposta politica e ideologica di quel partito (vedi le recenti espulsioni della Lega in tale senso)! Non è che per il fatto che la Lega ha tra i suoi elettori molti cristiani cattolici che senza dubbio non possono condividere l'ideologia del generale Vannacci corre ai ripari con la parola "indipendente" ?

Maurizia Durigon


Cara lettrice,
i candidati indipendenti non sono una novità nella politica italiana.

Quelli di sinistra, ai tempi della Prima Repubblica e del PcI, rappresentavano una cospicua forza parlamentare con tanto di sigla (SI, sinistra indipendente appunto): ne facevano parte esponenti della cultura e della società civile che pur essendo vicini alle posizioni del Partito comunista non ne erano iscritti, provenivano da una storia culturale diversa ed erano svincolati dalla disciplina di partito. Nella realtà questi deputati e senatori raramente si discostavano nelle votazioni parlamentari dalle posizioni del Pci nelle cui liste erano stati eletti, ma continuavano a fregiarsi dell'etichetta di "indipendenti". A destra e nel centro-destra le candidature dichiaratamente indipendenti sono state più rare. Oggi la scelta della Lega di inserire in lista per le elezioni europee il generale Vannacci con questa "qualifica", riporta d'attualità il tema. Che Vannacci sia un indipendente e ritenga di potersi comportare come tale, esprimendo cioè le sue idee e posizioni senza alcun vincolo di partito, lo si è visto e capito sin dalle sue prime uscite che, infatti, hanno provocato reazione stizzite e negative da parte di diversi esponenti del Carroccio. Ma la candidatura del generale è nella realtà una scelta politica molto precisa da parte di Matteo Salvini e la candidatura di Vannacci, ancorché da indipendente, ha anche un forte valore interno per il Carroccio. Il leader della Lega è convinto che il generale, forte del successo dei suoi libri e della sua popolarità, possa pescare consensi in ambiti elettorali esterni al tradizionale mondo leghista e in qualche modo anche compensare l'emorragia di voti di cui, secondo i sondaggi, il Carroccio potrebbe essere vittima alle prossime elezioni Europee. Salvini ha messo nel conto dubbi, perplessità e contrarietà di numerosi dirigenti leghisti nei confronti del generale, considerato troppo "di destra", ma ha deciso comunque di proporlo in lista. Quindi Vannacci è certamente un candidato indipendente ed esterno alla Lega, ma il risultato elettorale che otterrà avrà un importante peso politico per il partito del Carroccio e i suoi equilibri interni.

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