ROMA - «Ho conosciuto Marina tramite un’amica dei genitori che sapeva che ero un suo fan ed ero appassionato di moda. È uscita dalla porta: una dea. Feci un colloquio ma non ci credevo proprio. Partì per l’America, al ritorno mi chiamò e iniziai a lavorare con lei. Il primo giorno mi ha portato a vedere le sue nipoti le figlie di Lucrezia, appena nate».
A ricordare Marina Ripa di Meana, nello studio di Domenica Live, è Andrea Cardella, figlio adottivo di Carlo Ripa di Meana.
«Sono stato adottato da Carlo, Marina ha firmato solo come moglie - racconta - ho un ottimo rapporto con Lucrezia, la figlia di Marina, ma lei non voleva un fratello, questo però non ha cambiato in alcun modo i rapporti tra di noi».
Si passa poi al racconto dell’adozione.
«Eravamo a cena una sera, Marina, Carlo ed io,c ome facevamo sempre. Mi hanno detto ti dobbiamo parlare: “Abbiamo parlato in questi giorni, ti vogliamo adottare, tu che ne pensi?” Ho detto: “vi ringrazio, mi fa molto piacere, è un onore, io dico di sì”. I miei genitori, che sono ancora vivi, in un primo momento dissero di no, poi avranno capito con chi di dovere le intenzioni, e hanno detto sì».
Marina Ripa di Meana ha voluto trascorrere l’ultimo Natale con tutta la famiglia.
«Da quando è morta la sorella, sedici anni fa, proprio il giorno di Natale, quest’anno Marina ha festeggiato per la prima volta il Natale a casa. Non l’ho mai vista così felice come quel giorno. Aveva tutti intorno: Lucrezia, le nipoti, i fidanzati, Giovanni. Poi il giorno dopo, vedendo che non c’erano miglioramenti, ha chiamato Maria Antonietta Farina Coscioni».
Così Marina ha affidato la sua decisione a un video-testamento.
«La sera della decisione mi ha detto di sedermi accanto a lei, mi ha chiesto perché non facesse ancora effetto. Sono stato accanto a lei finché non si è addormentata e non si è più svegliata. Il giorno dopo, intorno alle 16.30, è morta».
Il marito ha appreso la notizia della morte dalla televisione
«Lei non voleva che Carlo sapesse, due sere prima che iniziasse questa cosa, lei volle cenare con me e con lui, lo volle salutare due sere prima a cena, non voleva che sapesse questa cosa per non farlo soffrire.