Il nodo, per il gip di Genova Paola Faggioni è il pericolo di reiterazione del reato. In particolare per il governatore ligure Giovanni Toti, finito ai domiciliari per i contributi ai suoi comitati elettorali anche se contabilizzati: in tutto 74mila euro.
I REGALI
In base a quanto messo in luce dagli inquirenti, in poco meno di un anno e tre mesi - dal 31 dicembre del 2021 al 12 marzo del 2023 - l'ex presidente del porto avrebbe ottenuto da Spinelli 22 soggiorni di lusso a Montecarlo all'Hotel de Paris, per un totale di 42 notti. Nulla era lasciato al caso: il pacchetto, infatti, comprendeva anche giocate al casinò e servizi extra in camera, massaggi e trattamenti estetici, un posto tenda nella spiaggia o e la partecipazione ad eventi esclusivi come la finale del torneo internazionale di tennis del Principato o serate a tema con spettacolo musicale, riservate ai clienti più importanti del Casinò, per un valore complessivo superiore a 42 mila euro. I corruttori avrebbero inoltre offerto a Signorini le fiches per le puntate al Casinò ed una serie di regali, destinati a terzi: tra questi una borsa di Chanel e un bracciale in oro Cartier del valore di 7.200 euro e il saldo del banchetto di nozze della figlia per 15mila euro. Sempre secondo l’accusa, inoltre, nel 2022 Spinelli avrebbe offerto all'ad di Iren un incarico da 300mila euro all'anno. Signorini avrebbe inoltre ricevuto da Mauro Vianello, imprenditore attivo nell'ambito del porto di Genova, un Apple Watch e un soggiorno estivo per la moglie e la figlia. Scrive il gip: «Nella nuova veste di amministratore delegato di Iren, Signorini ha designato Vianello come proprio consulente, con il compito di curare i rapporti con il territorio e lo sviluppo dei progetti in Liguria, come corrispettivo ricompensa delle utilità ricevute». E aggiunge: «Particolarmente significativa della permanenza del rischio di reiterazione di condotte criminose è la perduranza dei rapporti con l'imprenditore genovese Spinelli, con il quale sono proseguiti fino all'epoca attuale i soggiorni a Montecarlo, dove Signorini è stato recentemente ospitato (nei giorni 26 - 28 aprile 2024, mentre nelle giornate dal 19 al 21 aprile 2024 a Saint Vincent insieme a un’amica, circostanza che porta a ritenere che il predetto continui ad intrattenere rapporti come "extraneus" con soggetti appartenenti all’ Autorità di Sistema Portuale in modo da favorire il gruppo dell’imprenditore».
LE INTERCETTAZIONI
Significativa per il gip è un’intercettazione del 15 febbraio 2023 Toti chiederebbe denaro in vista delle elezioni ad Aldo Spinelli in cambio della risoluzione di una pratica per il figlio. «Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa a Celle...ora facciamo la pratica, si può costruire...l'abbiamo risolto stamattina. Quando mi inviti in barca? Che... così parliamo un po’, ora che ci sono le elezioni... C'abbiam bisogno di una mano».
I FINANZIAMENTI
Ma Spinelli finanziava anche altri partiti. «Abbiamo già (atto un bonifico anche a loro alla Lega. A questo punto Spinelli subito ribatteva di aver effettuato due erogazioni liberali di 15.000 euro ciascuna nei confronti del "partito" e di "Toti». Anche in questo caso dazioni lecite. Si legge nell’ordinanza: «Effettivamente il 25 maggio 2022 l'impresa Spinelli srl risulta aver eseguito due erogazioni liberali dell'importo di 15mila euro cadauna nei confronti della Lega Liguria per Salvini premier e del Comitato Giovanni Toti Liguria, così come si evince dalla consultazione dei registri dei soggetti erogatori di contributi pubblicati nell'area "Trasparenza" dei rispettivi siti internet. L'erogazione alla Lega Liguria per sal vini premier è stata seguita da un analogo contributo, sempre di 15mila euro erogato dalla Spinelli srl ad agosto».
TUTTO REGOLARE
Così se in due occasioni, il figlio di Spinelli, Roberto, ha tentato di “schermare” i finanziamenti al Comitato Toti, una volta attraverso Fondo di private equity britannico e un’altra attraverso una ditta di costruzioni, sui finanziamenti elettorali, il padre la pensava diversamente e riteneva tutto regolare: «Non vuole che faccio i finanziamenti ai partiti, ma io li devo fare... scusa ti sembra? È ufficiale è regolare, è tutto regolare». Diceva al telefono ad Augusto Cosulich, noto imprenditore nel settore navale. Nel dialogo intercettato Cosulich, si legge nell'atto, «concordava sulla linea di condotta espressa da Spinelli - scrive il gip - chiarendo peraltro come fosse una consuetudine a cui anch'egli era solito ricorrere». «Lo faccio anch'io..lo facciamo tutti!», spiegava l'armatore di origini triestine (non indagato).