Caos spiagge, si cerca un accordo per fermare la "guerra dei bagni"

Sabato 4 Maggio 2024 di Giuseppe Babbo
Lungomare di Jesolo

JESOLO - «Ora dobbiamo lavorare per la pace: è indispensabile per l'intera città». Alessandro Rizzante, decano degli albergatori jesolani e componente del Consorzio Marconi, la realtà che rappresenta i concessionari uscenti dell'Umg7, era rimasto in silenzio fino ad oggi, tra ricorsi al Tar, polemiche e tensioni. Ma ora, dopo l'ennesima polemica, questa volta per la "guerra dei bagni", Rizzante vuole lanciare un appello al dialogo e al buon senso. Del resto la città da settimane è finita nel mirino di polemiche e critiche che hanno anche superato i confini nazionali, tanto che ogni giorno ci sono ospiti che chiedono informazioni su come verrà allestita la spiaggia (i lavori sono partiti ovunque, tranne nella pineta dov'è in corso il ripascimento) e se avranno il posto spiaggia.

IL MONITO
«Lo dico chiaramente spiega Rizzante delle criticità ci sono, ma devono essere superate.

Non abbiamo bisogno di nessuna guerra, ma di pace. I bagni e le attrezzature possono essere cedute ad un prezzo equo ai nuovi concessionari, la disponibilità al confronto non manca». Scontato, però, far notare che proprio il "Consorzio Marconi Srl", al pari del "Consorzio stabilimenti centrali riunIti scarl" dell'Umg5, la spiaggia compresa tra piazza Brescia e piazza Mazzini, ha presentato un ricorso al Tar con la prossima udienza fissata per l'8 maggio. «Vedremo quale sarà la decisione prosegue Rizzante poi agiremo di conseguenza. Ritirare il ricorso? Potrebbe essere una possibilità, l'assemblea intanto è stata convocata per il 15 maggio».

GLI ALBERGATORI
Proprio ieri ad intervenire, dopo gli attacchi degli ultimi giorni, è stata anche l'Associazione jesolana albergatori, rivolgendosi soprattutto all'ex sindaco Renato Martin, oggi presidente del Consorzio stabilimenti centrali riunti. «L'associazione si è sempre impegnata per la tutela di tutti i suoi associati - sottolinea il presidente Pierfrancesco Contarini - della categoria nel suo insieme, ma anche a difesa dell'immagine della città. E lo ha sempre fatto, e continuerà a farlo, priva di qualsiasi interesse personale o influenze di carattere politico. Veniamo ora criticati da chi dimentica di fare presente che, in tutti questi mesi, ha evidentemente ritenuto superflua o inutile la condivisione con le associazioni del territorio ed ha deciso, legittimamente, di portare avanti un proprio percorso nella completa e totale autonomia. Sono state rigettate molteplici opportunità di dialogo, che risalgono anche all'estate scorsa, e possibili soluzioni di sintesi che avrebbero salvaguardato tutti gli operatori coinvolti. Ora si cercano colpevoli esterni per delle decisioni assunte da soggetti che mai si sono confrontati con la categoria». E prosegue Contarini: «Nonostante questo mancato coinvolgimento, all'esito delle procedure comparative ho personalmente incontrato i due legali rappresentanti dei concessionari uscenti per manifestare la totale e completa disponibilità dell'Associazione ad assistere e accompagnare le rispettive compagini, nelle forme e nei modi che si rendessero necessari».

LA MOSSA DI MARTIN
Sempre ieri, a farsi sentire, è stato anche Renato Martin che, oltre ad aver ribadito l'assenza di coinvolgimento dall'Aja, ha però inviato in municipio una lettera per chiedere al Comune di farsi da tramite per organizzare un incontro tra i concessionari uscenti e i nuovi gestori, «in modo da individuare, per l'imminente stagione, le modalità di una possibile gestione dell'arenile spiega Martin anche delle strutture e attrezzature pre-esistenti. Intendiamo evitare che la integrale rimozione, intimata dal Comune, ad oggi non ancora ultimata visti i tempi stretti, possa determinare il mancato, o ritardato, allestimento dei tratti in concessione».
Dall'amministrazione per il momento arriva nessun commento, anche se in Comune riferiscono che l'ufficio Demanio, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato le proroghe al 31 dicembre 2024 e disposto le gare, è subissato di telefonate dai comuni balneari d'Italia che chiedono informazione su come allestire i bandi di gara.
 

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