TREVISO - Avrebbe dovuto aprire i battenti più di tre mesi fa. Ma il nuovo parcheggio del Ca’ Foncello, il primo a pagamento nella storia dell’ospedale, è ancora chiuso.
QUESTIONI APERTE
Quel che è certo è che il braccio di ferro sulle tariffe con l’Usl della Marca non ha aiutato. In sintesi, il concessionario privato, titolare del parcheggio, puntava a partire subito con una tariffa di almeno 1 euro all’ora, come nel centro di Treviso. Ma l’azienda sanitaria ha tenuto la barra dritta restando su una tariffa da 0.50 euro l’ora per le prime tre ore e 3 euro per tutto il resto della giornata. Una linea che ha indispettito non poco Ospedal Grando, che già lamenta un calo degli spazi commerciali all’interno del nuovo ospedale. «La tariffa da 0.50 euro l’ora per il parcheggio del Ca’ Foncello è sottocosto -ha scandito l’amministratore delegato Francesco Madruzzato- a questo punto preferiremmo non gestirlo, lasciandolo aperto e incustodito. Tra perdere soldi e non spenderne, preferiamo la seconda opzione». A quanto pare, in più, ci sarebbero stati dei ritardi nei collaudi del nuovo park, allestito come quelli che si vedono negli aeroporti: sbarre, biglietti e casse automatiche. Senza multe, insomma. Semplicemente se non si paga, non si esce. Il concessionario aveva previsto di affidare la gestione ad Apcoa. Ma poi l’appuntamento con l’apertura è progressivamente slittato. In tutto ciò, l’Usl non esclude la possibilità di scendere direttamente in campo: «Se le tariffe dovessero essere consistenti, valuteremo la possibilità di gestire il parcheggio in modo diretto».
OPERE COMPLEMENTARI
Non è una questione di poco conto. Innanzitutto perché la partita vale centinaia di migliaia di euro all’anno. E poi perché si andrà sostanzialmente a tracciare la strada anche per il secondo parcheggio a pagamento del Ca’ Foncello: di seguito verrà allestito allo stesso modo il park rettangolare, oggi usato dai dipendenti dell’Usl, che si estende tra il pronto soccorso e l’entrata vecchia dell’ospedale. Parallelamente resta aperta la questione dell’ex deposito della Mom di via Polveriera. A breve dovrebbe esserci un incontro tra il sindaco Mario Conte (l’area è di proprietà comunale) e Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria. Oltre all’idea di installare delle strutture per lo sport all’aperto, si punta a ricavare almeno altri 200 posti auto a servizio dello stesso ospedale. E non è detto che saranno gratuiti. Nel frattempo i pazienti e i loro familiari continuano inevitabilmente a lasciare le auto anche in divieto di sosta, tra la parte esterna della rotatoria del pronto soccorso e le vie attorno all’ingresso principale. La polizia locale di Treviso qui interviene in modo chirurgico con multe e rimozioni, in primis se le macchine intralciano la circolazione oppure occupano abusivamente posti dedicati alle persone con disabilità. In prospettiva, infine, si guarda anche alla riqualificazione di Prato della Fiera, oggi grande parcheggio a servizio dell’ospedale. Il programma comunale mette in conto la creazione di aree verdi e la riduzione dei posti auto al minimo. Ma tutto questo partirà solo quando i lavori della cittadella sanitaria saranno definitivamente conclusi.