Pattinodromo, la grande imcompiuta: opera mai partita e sportivi ancora senza un tetto

Giovedì 9 Maggio 2024
Il pattinodromo vuoto

ROVIGO - 31 agosto 2023, 8 maggio 2024: sono trascorsi più di 8 mesi e al Pattinodromo Arturo Ponzetti non si è mossa foglia. In quel giorno di fine estate il comune di Rovigo chiuse l'impianto di via Malipiero per dare il via alla riqualificazione dello storica casa per il pattinaggio nel quartiere Commenda. Una decisione - annunciata da tempo - che costrinse le tre società rodigina (Olimpica Skaters, Pattinaggio Artistico e Skating Club) e fare le valigie e letteralmente a sgomitare per trovare qualche spazio nelle palestre cittadine già occupate da altre discipline.

Sì, perché chiuso il Pattinodromo di via Malipiero centinaia di pattinatori si sono trovati senza un'adeguata struttura coperta.

I SACRIFICI
Un sacrificio giustificato dalla possibilità di poter ritornare in primavera 2026 in via Malipiero al termine del radicale intervento di riqualificazione programmato grazie a un consistente finanziamento Pnrr da 2,1 milioni di euro. La riqualificazione, però, doveva essere preceduta dalla rimozione dell'esistente, con una prima fase dei lavori consistente nello smantellamento dell'impianto, e una seconda fase di demolizione vera e propria. Un intervento inserito nella progettazione legata al Pnrr ma eseguita dal Comune con un procedimento a parte rispetto alla ricostruzione. Ed è proprio questa prima fase, comunque fondamentale, ad aver subito un notevole gravissimo ritardo rispetto a quando il Pattinodromo è stato chiuso. Demolizione mai iniziata.
I disagi per i praticanti di pattinaggio artistico, pattinaggio corsa e pattinaggio freestyle sembrava dov'essere essere rapidamente mitigati dalla sbandierata realizzazione di una pressostruttura con una nuova piattaforma polivalente sul retro del Liceo scientifico Paleocapa, praticamente un impianto nuovo di zecca utile a pattinatori e liceali. Ma anche di questa sbandierata struttura non si è mai vista l'ombra.
Il tutto mentre l'inverno è trascorso con i pattinatori delle tre società a doversi accontentare di spazi ridotti e impianti di dimensioni limitate, senza considerare che i rotellistici del freestyle dello Skating Rovigo hanno trovato spazio nella piattaforma della Polisportiva Tassina dove sono stati accolti anche i giovani atleti dello Skateboard Rovigo. Sì perchè anche dello Skate Park all'interno del Parco Maddalena non si è ancor visto nulla mentre le vecchie strutture sono state rimosse.

PROBLEMI FUTURI
E adesso? Da lunedì in Tassina freestyle e skateboard dovranno fare le valigie perchè l'impianto sarà utilizzato dal Gs Duomo per allestire un campo da calcetto in erba sintetica dopo che il club ha dovuto lasciare gli storici impianti lungo la circonvallazione. La loro destinazione sarà il Pattinodromo delle Rose - l'impianto d'eccellenza costruito e gestito dallo Skating Rovigo che nel fine settimana organizza la gara nazionale di pattinaggio corsa con più di 500 atleti provenienti da tutta Italia.
Considerando che è in previsione da parte della Provincia la sistemazione delle proprie palestre, il futuro per i rotellisti si presenta a tinte fosche in quanto verranno ancora ridotte le possibilità di avere impianti coperti. Così, dopo la beffa di aver visto "la loro casa" inutilmente chiusa per nove mesi Olimpica Skaters, Pattinaggio Artistico Rovigo e Skating Rovigo si troveranno il danno di avere ancora meno spazi da settembre in poi. Insomma, in città piangono i nuotatori, ma non ridono molto i pattinatori.
 

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