Renzo, anima rock, trovato morto dopo cinque giorni. L'amica dà l'allarme: «Suono il campanello ma lui non apre»

Venerdì 10 Maggio 2024
Renzo, anima rock, trovato morto dopo cinque giorni. L'amica dà l'allarme: «Suono il campanello ma lui non apre»

SACILE - L'ultima volta era stato visto giovedì della scorsa settimana. Nei giorni successivi gli amici di Renzo Pes, 68 anni, di Sacile, hanno inutilmente cercato di mettersi in contatto con il pensionato che abitava in via Cansiglio. Il tam tam tra conoscenti ha messo in allarme un'amica che martedì mattina, non ricevendo risposta alle tante telefonate fatte, è andata a cercarlo a casa intuendo che potesse aver bisogno di aiuto.

L'allarme dell'amica

Ha suonato alla porta e lo ha chiamato. Nessuna risposta. «C'è qualcosa che non va - ha detto ai carabinieri - forse è meglio se venite a controllare, perché suono il campanello ma Renzo non apre». La sua preoccupazione era fondata. L'uomo è stato trovato senza vita dai militari della stazione di Sacile.

Era nella rimessa adiacente l'abitazione. Sul cancello e la porta nessun segno di effrazione. Tutto in ordine anche nell'abitazione. Il decesso, come appurato dal medico legale Michela Frustaci, è riconducibile a cause naturali. Il suo cuore si è fermato senza lasciargli il tempo di chiedere aiuto, probabilmente cinque giorni dal ritrovamento, perché da venerdì 3 maggio nessuno è più riuscito a mettersi i contatto con il sessantottenne.

Gli accertamenti

La salma, recuperata dalle onoranze funebri Salvador, è stata portata nell'obitorio dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il sostituto procuratore Federico Baldo ha disposto gli accertamenti medico legali che hanno escluso responsabilità di terzi nel decesso. I parenti - la famiglia è originaria di Sacile - sono in attesa di ricevere il nulla osta alla sepoltura per definire la data del funerale.

Spirito hippy, chi era Renzo Pes

Renzo Pes viveva da solo in via Cansiglio. Appassionato di musica rock, in particolare degli anni Sessanta e Settanta, e del movimento hippy, suonava diversi strumenti musicali. Aveva una cerchia di amici che gli volevano molto bene, con i quali condivideva le sue passioni e le ore libere. Si vedeva spesso in centro a Sacile, dove era solito incontrare amici e conoscenti. Era un uomo piacevole, molto simpatico, che sapeva farsi volere bene. Ed era un fedelissimo di Brudstock, come ricordano gli organizzatori della manifestazione di Fontanafredda. Era sempre presente al festival dei figli dei fiori. E chissà quanti lo ricordano sul palco nell'edizione 2019, quando fu proclamato mister Brudstock.

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