Bagni della scuola imbrattati e danneggiati, alla Lozer scattano le prime sospensioni. Il preside: «Si azzuffano per noia»

La "gang di Torre" nasce quindi a scuola tra i banchi e il giardino della Lozer. Ci sono le prime intimidazioni, i primi piccoli atti di vandalismo

Domenica 28 Aprile 2024 di Marco Agrusti
Bagni della scuola imbrattati e danneggiati, alla Lozer scattano le prime sospensioni. Il preside: «Si azzuffano per noia»

PORDENONE - I veri atti vandalici, le zuffe organizzate per passare il tempo, gli episodi in cui i giovani sono stati minacciosi: tutto questo succede fuori, sulle strade. Ma l'emergenza che sta interessando il quartiere di Torre nasce tra i banchi di scuola. I segnali d'allarme arrivano dai corridoi delle medie "Lozer", che si chiamano come la piazza principale del borgo a Nord di Pordenone. E a misurare per primo la temperatura è il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo, Vladimiro Giacomello. Lui stesso, poi, è in prima linea con i provvedimenti. Sì, perché all'interno della scuola sono scattate le prime sospensioni. «Nulla di grave, qualche bagno danneggiato», fanno sapere dall'istituto.

Però si è voluto dare un segnale. 


IL CLIMA

La "gang di Torre" (è così che vengono chiamati i ragazzi "terribili" tra i coetanei del quartiere) nasce quindi a scuola. Lì, tra i banchi e il giardino della Lozer, ci sono le prime intimidazioni, i primi piccoli atti di vandalismo che sono costati ad alcuni ragazzini la sospensione "educativa" dalle lezioni per qualche giorno. «E siamo pronti a mettere in campo altre azioni che noi definiamo educative - spiega il dirigente scolastico, Vladimiro Giacomello -. Parteciperemo volentieri al vertice di lunedì, siamo in contatto costante con la polizia locale e i Servizi sociali del Comune. Le sanzioni che abbiamo deciso di assegnare ad alcuni ragazzi sono volte proprio a salvaguardare il diritto all'istruzione di tutti. C'è bisogno di una rete con più attori, per arginare questa situazione». All'interno della Lozer, quindi, germogliano quelle condizioni che dopo si manifestano al di fuori della scuola. «Da noi parliamo di piccoli episodi avvenuti perlopiù nei bagni - spiega sempre il dirigente - mentre è fuori che i genitori ci segnalano anche risse organizzate. E probabilmente tutto questo avviene per noia: si danno appuntamenti e parte la zuffa». 

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I CONTORNI

Scavando ma allo stesso tempo tutelando la privacy dei minori che frequentano l'istituto scolastico del quartiere, si scopre poi come i principali protagonisti degli episodi di violenza che inquietano le famiglie non siano i figli di famiglie ai margini. E nemmeno rappresentanti di quella che viene spesso definita la "seconda generazione". No, sono ragazzini forse annoiati ma pordenonesi doc. «Anzi, devo dire che alcuni ragazzini figli di immigrati hanno collaborato fattivamente con la scuola e provato a mantenere un clima più tranquillo», specifica ancora una volta il dirigente scolastico della "Lozer". Domani la partenza della "missione" del Comune, con l'assessore e vicesindaco Alberto Parigi che incontrerà la scuola, la polizia locale del capoluogo e gli educatori di strada. Obiettivo riportare la tranquillità a Torre. «Gli educatori di strada sono stati inviati proprio nella zona di piazza Lozer e hanno sentito le testimonianze delle persone che vivono da vicino il fenomeno. Hanno ascoltato chi ha il polso aggiornato della situazione. Domani incontreremo anche la dirigenza scolastica delle medie di Torre, mentre sono già stati ascoltati i negozianti dell’area. Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità ma non si può scaricare sempre tutto sulle forze dell’ordine o ancora sull’amministrazione comunale. Devono farsi carico del problema soprattutto le famiglie: facciano la loro parte», ha ribadito il vicesindaco Parigi. 

Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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