Investimenti: farmaci e diagnostica, come gli algoritmi li stanno migliorando

Per salute e benessere negli Usa si spendono 4.500 miliardi di dollari l’anno, il 17% del Pil: grazie all’AI nuove cure in tempi record

Mercoledì 8 Maggio 2024 di Roberta Amoruso
Investimenti: farmaci e diagnostica, come gli algoritmi li stanno migliorando

Meno figli e più anziani. Non è il massimo per l’economia e le pensioni.

Ma certi trend demografici preoccupanti, che riguardano soprattutto i Paesi sviluppati, sono considerati un’opportunità unica di rilancio per il settore healthcare: la domanda di servizi e prodotti legati alla salute continua a crescere nel lungo periodo.

Più le persone invecchiano, più a lungo e in maggior misura utilizzeranno i servizi sanitari. Non solo. Molte aree del mondo non hanno ancora accesso all'assistenza sanitaria di base o ne godono solo in parte. Ecco perché esiste un grande potenziale di recupero e di crescita per il settore, soprattutto in molti Paesi emergenti.

Le tendenze

La premessa è che gli investimenti nel settore della salute, dell’acqua e dell’aria pulita si dimostrano sempre redditizi a lungo termine, come fa notare Raiffeisen Capital Management. Ma ora più che mai il capitolo della salute e del benessere è considerato un megatrend su cui puntare visto che rappresenta uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu. Inoltre, innovazione e progresso tecnologico in continua evoluzione rendono il settore sanità particolarmente interessante per gli investimenti. Lo dimostra lo sviluppo nei farmaci, nella diagnostica, nei dispositivi medici, nella telemedicina e nella chirurgia a distanza. Circa 30 anni fa, la decodifica di un genoma costava 1 miliardo di dollari e richiedeva più di un mese. Se andiamo avanti di qualche decennio, i progressi nell'analisi dei dati e nella tecnologia di sequenziamento dei geni consentono di fare lo stesso istantaneamente a un costo inferiore a 100 dollari. Una rivoluzione che l’AI può accelerare in maniera straordinaria. Il cancro potrà presto essere trattato con tassi di successo senza precedenti. E si potrà anche rallentare il processo di invecchiamento. Senza contare gli effetti su obesità e malattie cognitive. 

Attenzione, però, avvertono gli analisti. Sulle aziende biotecnologiche e farmaceutiche pesano anche i fallimenti nelle sperimentazioni. E per riconoscere in tempo chi avrà successo con i nuovi farmaci e chi no, è necessaria una grande esperienza oltre che un pizzico di fortuna. Questo è uno dei motivi per cui le aziende farmaceutiche sono una componente importante di un buon fondo azionario healthcare, ma non l'unica. Oltre alla selezione, anche un buon mix di diversi sotto-settori è un fattore chiave di successo per Raiffeisen Capital Management.

I numeri

Quanto vale la spinta dell’AI? Partiamo dai numeri. Il comparto sanitario spende circa 4.500 miliardi di dollari all'anno solo negli Usa, pari a circa il 17% del Pil americano. E certamente i farmaci possono trovare un nuovo sprint grazie agli algoritmi. Le tecniche realizzate con l’AI permettono di analizzare dati biomedici su larga scala e identificare i farmaci esistenti con un potenziale terapeutico per diverse malattie. Significa anche accelerare la scoperta di nuovi farmaci e ridurne i costi. Su questo fronte, le aziende hanno un approccio differente all’innovazione. Schrodinger, per esempio, sottolinea Michael Reilly di TCW, ha una piattaforma software computazionale che si basa sulla fisica ed è funzionale al miglioramento dei legami proteici. Relay Therapeutics, invece, con la sua tecnologia, mostra essenzialmente in che modo si muovono le proteine. Passando alla mappatura del genoma e alla lotta alle malattie, gli esami del sangue basati sull’AI sono impiegati per individuare precocemente malattie e recidive. E anche nel cancro i test guidati dall'AI stanno permettendo di trattare la malattia sempre più tempestivamente. 

Sono poi promettenti le proiezioni sulla diagnostica. Nell’ambito di malattie come l’artrite reumatoide potremmo giungere subito al farmaco che funziona per un paziente specifico, anziché procedere per tentativi. E ancora, gli algoritmi stanno sconvolgendo anche il mondo dei dispositivi medici, in particolare la radiologia.
Oggi circa il 75% di tutti i prodotti che sfruttano l’AI approvati negli Usa riguardano la diagnostica per immagini in ambito medico. Cleerly utilizza l’AI per esempio per prevedere chi è a rischio di malattie cardiache e sviluppare piani di prevenzione ad hoc degli infarti.

GE Healthcare, invece, la utilizza nei suoi macchinari per la risonanza magnetica. Con l’AI generativa, poi, un referto sarà pronto prima ancora di lasciare la sala visite. Tutto questo è realtà già oggi. Microsoft ha una divisione sanitaria che ha già prodotto un copilota fondato sull’AI generativa. È solo questione di tempo. E volerà.

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 07:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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